Questo GinAro viene prodotto da Luca Scaroni a Brescia. La storia di Luca sembra quella di un film: ingegnere incompiuto, dopo essersi laureato (tanto di cappello!) gli bastano pochi mesi in ufficio per capire che quella non è la sua strada e così inizia un viaggio per schiarirsi le idee in merito. Luca passa così tre anni in giro per il mondo riprendendo il lavoro di barman e pian piano emerge in lui una nuova passione, quella dell'alchimia: arte del miscelare accostando ingredienti insoliti per ottenere risultati originali. Da una semplice acqua e menta iniziano molti esperimenti tra infusioni, miscelazioni e macerazione, fino alla nascita della sua prima creazione: GINARO.
Oggi Luca manda avanti con successo la sua attività che ha visto la nascita di altri prodotti come la Tintura di Aro (un bitter aromatico) e Bittaro, un bitter molto fresco e insolito, tra l'altro nato da poco.
Ma veniamo al Gin: moltissimi esperimenti per comprendere appieno il potenziale di ogni elemento hanno portato a un mix tra botaniche europee, come rosmarino e liquirizia, e botaniche orientali come cardamomo, zenzero e curcuma. L'etichetta vuole rappresentare tutti gli step che hanno portato alla nascita di questo gin: per distinguere i vari tentativi Luca inizia ad attribuire ad ognuno di essi un Mandala per richiamare, attraverso forme e colori, gli ingredienti utilizzati. La versione attuale è stata realizzata da The Stephani (@pittore_di_insegne). Al naso si riconosce il ginepro attorniato da sentori speziati; al palato il ginepro passa in secondo piano, rimanendo comunque presente come in ogni gin che si rispetti, per lasciare spazio alle altre botaniche. Si distinguono: liquirizia, zenzero, cardamomo e rosmarino che si susseguono per dare a questo gin un aroma molto caratteristico e gradevole.
Perfect serve: nel G&T consiglio una tonica neutra per rispettare il carattere di Ginaro e un rametto di rosmarino.
